Ciao a tutti e benvenuti a ff, futuro fortissimo, dove io, Michele Merelli, faccio una sintesi settimanale delle cose più belle, interessanti, fortissime che ho trovato sull’internet.
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🇨🇳 Oggi parleremo principalmente di Cina:
Quanto dipendiamo da essa per la produzione di materiali preziosi?
Come si posiziona tra inquinamento e innovazione green?
Taiwan e la Pelosi: un nuovo ordine mondiale?
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⛏️ ff.42.1 Minerali preziosi?
Il magico 80%. Come con tante distribuzioni (Pareto rieccoci), la Cina controlla l’80% della produzione di pannelli solari e di estrazione/raffinamento di litio. L’Europa, per lo meno, sta migliorando.
La classifica di produttori di batterie elettriche (per share di mercato):
🥇 CATL - 35.0 % - 🇨🇳 |
🥈 LG - 14.4 % - 🇰🇷 |
🥉 BYD - 11.8 % - 🇨🇳 |
La cosa interessante è che questa supremazia non è tanto dovuta alla capacità mineraria della Cina (come spesso si pensa), quanto al “monopolio” di altri aspetti come il raffinamento chimico (80% della produzione) e la fase finale di costruzione delle celle al litio (73% della produzione).
Alcuni confronti poi sull’energia rinnovabile solare installata rapportata ad altri parametri demografici ed economici (PIL pro capite e popolazione):
ENERGIA SOLARE INSTALLATA, PIL E POPOLAZIONE |
🇨🇳 307 GW - 🇺🇸 95 GW (3x) |
🇨🇳 12 k - 🇺🇸 69 k (1/5x) |
🇨🇳 1400B - 🇺🇸 332B (4x) |
❓ ff.42.2 Inquinano o spingono la transizione?
Fino a pochi anni fa, la Cina era sinonimo di città nello smog. Con i dati su mobilità elettrica ed energia rinnovabile sembra che questa brutta reputazione sia un po’ migliorata.
O no? La Cina è tutt’ora il maggiore emettitore di CO2 al mondo (1/4 delle emissioni totali) e si stima che il picco di emissioni si avrà solo nel 2030, con net-zero per il 2060. Inoltre, è tutt’ora il maggiore (52 % del totale) costruttore di impianti a carbone con 91 GW nel 2021 (questi numeri assoluti vanno sempre rapportati a dimensioni di economia e numero di abitanti)
Però, ha anche investito più di ogni altro paese nella transizione energetica ($266B, 2.4x US):
5x e 17T. A livello economico, per raggiungere net-zero la Cina deve investire un totale di $17T (quindi, con $266 B, nel 2021 ha investito l’1.5% del totale) e aumentare di un fattore 5x la produzione rinnovabile attuale.
🐌 ff.42.3 Bastoni tra le AI-ruote
La supremazia nell'elettrificazione fa pensare a un futuro tutto cinese. Però, su temi quali l’intelligenza artificiale la situazione è un po’ diversa:
Lo sviluppo tecnologico (e militare) è connesso con l’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale è fortemente legata alla potenza di calcolo per allenarla.
Il know-how tecnico legato alla costruzione di schede grafiche/nodi di calcolo per il training è in mano agli Stati Uniti (NVIDIA, AMD).
Nell’ultimo anno è iniziato un vero e proprio embargo di prodotti americani per rallentare le capacità di calcolo e di sviluppo tecnologico/AI della Cina.
E’ interessante notare come questo, sul lungo periodo, avrà un effetto analogo a quello che si sta vedendo nel manufacturing dei microchip: gli Stati Uniti e l’Europa stanno costruendo fabbriche per semiconduttori indipendenti. La Cina potrebbe muoversi allo stesso modo sull’AI.
Il caso Taiwan. Insomma, ogni stato cerca di essere il più indipendente possibile. Se i benefici della globalizzazione non dovessero più sussistere, il commercio e la dipendenza tra paesi diminuirebbe, aumentando il rischio di tensioni e, alla fine, guerre. Quello che sta succedendo con TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Co) dovrebbe suonare come campanello dall’allarme ($40B investiti in US dagli stessi, nell’ultimo anno)
🌐 ff.42.4 Un nuovo ordine globale?
Tutte queste riflessioni aprono a una domanda: siamo di fronte a un nuovo ordine globale? Ray Dalio (già citato in 📈 ff.14.2 Nostradamus: Ray Dalio e l’ordine mondiale) pensa di sì.
Inflazione, svalutazione del dollaro e tumulti interni agli Stati Uniti (che sono culminati nell’assalto al Campidoglio, l’anno scorso) sono tipici dell’ultima fase di un impero.
Ah, l’anno scorso è stato rilasciato il film cinese con il budget più alto ad oggi, in cui i buoni (cinesi) resistono ai cattivi (americani) nella battaglia del Lago Changjin, durante la guerra di Korea (1950-1953). Propaganda che prepara a combattere?
👋 E con questo è tutto per questa fortissima settimana!
🔜 Nel prossimo ff parleremo di Natale e neve!
A presto, Michele
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