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🏠 Oggi parleremo principalmente di lockdown
Ci ha trasformato nello scarafaggio di Kafka?
Smartworking, yoga, biciclette: quali tendenze sono sopravvissute?
Dopo il COVID giocare a Minecraft è più difficile?
🦠 ff.76.1 Cosa è rimasto del COVID?
Il COVID è tendenzialmente un lontano ricordo. Il periodo del lockdown lo vedo come i miei 2 anni in Olanda: un compartimento stagno e isolato della vita in cui sono stato totalmente un’altra persona.
Ma cosa è rimasto, del COVID? Partiamo con qualche grafico, che permette sempre di catturare all’istante la realtà.
Insomma, il lockdown ci ha avvicinato agli scacchi, al remote working e, conseguentemente, alle comode tute da casa.
Le mezze stagioni. Nei trend, alcune oscillazioni stagionali sono più ampie del picco COVID. Pane fatto in casa, yoga e ciclismo sono tornati alle origini (e con loro, Peloton)
🧖♂️ ff.76.2 L’esplosione degli hobby
Lockdown di tempo. Durante la reclusione, la diffusione di hobby, iniziata nel lontano ‘800 con il miglioramento della vita portato dalla rivoluzione industriale. Tanto che, 1 americano su 2 ha iniziato un nuovo hobby (e si è indebitato per esso).
Se Barbero non dovesse bastarvi, ecco la storia degli hobby.
🫁 ff.76.3 E gli effetti fisici
Sì, certi trend sono passati. Ma il segno psico-fisico che il COVID ha lasciato è attualissimo.
65 milioni. Il numero di persone affette da long-COVID. Le cicatrici lasciate: un mix di fiato corto, carenza di concentrazione, insonnia e cattiva qualità del sonno.
Long-Covid Europe permette di giocare a Minecraft con un personaggio debilitato dal COVID. E’ una provocazione tra reale e digitale, ricordandoci che non possiamo rifuggire quanto successo con Zoom e VR.
Ah, related, su Nature si parla di come il microbioma dei bambini nati durante il lockdown sia stato alterato (e ricordate quanto siamo il nostro microbioma, tanto che Zoe lo correla alla risposta glicemica, 🕛 ff.35.2 Smartwatch e non solo).
🐛 ff.76.4 Trasformati in uno scarafaggio?
Bruno Latour (incrociato in 🧼 ff.69.2 Schiuma quantica) propone una filosofia del lockdown.
Scarafaggi ska-ska. Secondo il filosofo, il lockdown ci ha trasformati in uno scarafaggio, come successo a Gregor Samsa nella Metamorfosi di Kafka. Non perché ci ha costretti fisicamente tra quattro mura, ma perché ha confermato mentalmente la nostra materialità.
Espandendo Down to Earth: Politics in the New Climatic Regime, Latour sostiene che il lockdown ci ha portati a Terra, invertendo la spinta verso lo spazio-inerte iniziata da Galileo, proseguita con Ariosto e culminata con NASA e Musk.
Stiamo iniziando a renderci conto che non abbiamo, che non avremo mai, che nessuno ha mai avuto l’esperienza di incontrare “cose inerti”.
Bruno Latour, After Lockdown
Riatterraggio alla SpaceX? L’impossibilità di vivere in “modo inerte”, “sopra la Terra” è la lezione della pandemia. Il COVID, col suo muco, ci ha immersi nel fango di Gaia. Nell’esoscheletro di Gregor.
Non è giusto spingerci a tornare sulla Terra, se non ci dicono dove atterrare per non schiantarci.
Bruno Latour, After Lockdown
E con questo è tutto per oggi. Torno ad isolarmi (nell’arte).
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