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🧠 Oggi parleremo principalmente di coscienza (tramite AI):
Coscienza umana come ultimo baluardo?
Perché i tramonti belli sono un’illusione?
ChatGPT può insegnarci come pensiamo?
🌇 ff.83.1 Generare un tramonto
In 🎼 ff.81 abbiamo visto che il 2024 potrebbe entrare nei libri di storia come l’annus mirabilis del trasferimento delle nostre capacità cognitive.
La macchina a vapore ha tolto lo sforzo fisico, computer e AI quello mentale. Cosa ci resta? Forse la coscienza. Il sentirci umani (✊ ff.55.1 Come ci si sente, dentro una rivoluzione?).
Tutto può essere tolto ad un uomo ad eccezione di una cosa: la sua libertà di scegliere come porsi di fronte ad ogni situazione.
Viktor Frankl, L’uomo in cerca di senso
La nostra coscienza è imprescindibile. Non ci verrà mai tolta.
Coscienza generativa. Avete mai notato che sullo smartphone il tramonto non rende mai come in real life? Beh, il tramonto in real life è una costruzione dal nostro cervello, che condensa in un’unica impressione le oscillazioni impercettibili degli occhi tra zone chiare e scure. HDR naturale.
⚠️ ff.83.2 Stai attento!
La coscienza è scegliere su cosa focalizzare la nostra (sempre più bombardata) attenzione.
L’attenzione è un discriminante intenzionale e impenitente. E’ un continuo chiedere cosa sia importante in questo preciso momento per registrare solo quello.
Alexandra Horowitz
Trasformers? Proprio l’attenzione è un altro carattere comune tra AI e mente umana. ChatGPT è un trasformer, proposto per la prima volta nel famoso paper Attention is all you need.
🧠 ff.83.3 Linguaggio e pensiero
Autocomplete. I Large Language Models (LLMs) ci hanno stupito con le loro abilità “emergenti” (come tradurre, scrivere codice, preparare ricette), anche se sono stati allenati solo a prevedere la parola più probabile che completi una frase.
Linguaggio, pensiero, costruzione del mondo: un intreccio che sa di Wittgenstein.
I limiti del mio linguaggio significano i limiti del mio mondo.
L'immagine logica dei fatti è il pensiero.
Il pensiero è la proposizione munita di senso.
Ludwig Wittgenstein, Tractatus Logico-Philosophicus
Linguaggio e pensiero sono talmente collegati che Orwell in 1984 parla di neo-lingua, quella introdotta dal regime totalitario per controllare i sudditi.
Arthur Koestler, scrittore anti-totalitario ungherese, prova a ribellarsi così:
Il linguaggio può diventare uno schermo tra il pensatore e la realtà. Per questo motivo, la creatività inizia laddove il linguaggio finisce.
Athur Koestler
⏸️ ff.83.4 L’importanza di scrivere e pensare
Sommersi da testi “vomitati” da GPT, Tim Ferris nel suo blog risponde alla domanda di suo figlio: ha ancora senso scrivere?
Sì, perché, scrivendo:
Ci fermiamo, focalizziamo l’attenzione (rieccola!).
Capiamo: senza dare voce ai pensieri, viviamo nella semplice allucinazione del capire i concetti.
Ci affezioniamo al testo prodotto. Un testo che però dobbiamo anche rieditare e tagliare. Scrivere ci insegna ad abbandonare quello che, fino a un attimo prima, era il nostro risultato più alto (lo dico dopo aver riscritto questo punto almeno 5 volte).
🔎 ff.83.5 Capire il cervello con l’AI
In questo girotondo tra AI e mente umana, ecco Anthropic, azienda fondata da fuoriusciti di OpenAI.
In una virtuale “vivisezionare” dei pensieri di Claude, il loro ChatGPT, hanno notato che certi assembramenti di “neuroni” si attivavano in base al contesto (sport, numeri, sequenze di DNA).
Scatola nera. L’obbiettivo di questi studi è capire meglio gli output di GPT, dato che una critica mossa verso i LLMs è la loro casualità e scarsa riproducibilità.
Quello che è affascinante, però, è che grazie a questi modelli stiamo capendo sopratutto come funziona il nostro cervello. Ad esempio, capendo come i LLMs hanno interiorizzato il concetto di tempo.
prima di andare ricordati di mettere un cuoricino qua sotto.
❤️
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