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🧠 Oggi parleremo principalmente di neuro stimolazione:
Il Tesmed che vi sistema i pensieri
Un’alternativa alla melatonina?
Orwel aveva ragione?
⚡ ff.75.1 Tesmed alla testa
Vi ricordate quando tra una puntata di Dragonball e Naruto ci veniva proposto Tesmed? Ah no? Vi sblocco un ricordo.
Ora, in modo decisamente più scientifico, si sta provando a fare esattamente lo stesso. Col cervello però.
Tran…che? Con elettrodi impiantati chirurgicamente abbiamo fatto passi da gigante contro il Parkinson, ma la stimolazione trans-craniale può essere meno invasiva. Sono devices che, posti sulle pareti esterne del cranio, aiutano nella riabilitazione post-ictus, come supporto motorio o cura alla depressione!
Se volete approfondire: review e previsioni di mercato (N1, primo device di Neuralink di Musk potrebbe arrivare a generare 200M$ nel 2030 e sono iniziati i trial clinici per pazienti di determinate categorie).
😴 ff.75.2 Ninna nanna neurale
Anche grazie all’AI, stiamo imparando a leggere il pensiero, capire il sonno, misurare la coscienza. A riguardo, un imbarazzante video di micmer direttamente dal 2019.
Se il video non è bastato e non avete sotto mano un Jigglypuff, tranquilli, c’è Somnee.
Usa la stimolazione trans-craniale, proprio lei, per promuovere il sonno (principio scientifico). Praticamente, il device cambia la distribuzione di onde neurali avvicinandole a quelle legate a uno stato di sonno.
Come fosse un rilassante massaggio, al cervello però.
↑ onde-β → veglia
↓ onde-α → sonno
Insomnia, ehm, insomma. Meglio della melatonina!
💊 ff.75.3 Sempre più fannulloni?
Sì, lo so. Come con Tesmed, questi stimolatori sembrano una soluzione a un problema creato da noi stessi:
Ma se per motivi psicologici, economici o sociali determinate persone non riescono a uscire dal dannoso loop della vita moderna, è bene offrire delle soluzioni.
👮 ff.75.4 Polizia mentale
Azeem Azhar nel libro Exponential discute la voragine che si sta aprendo tra regolamentazione e tecnologia. I chip neurali aggiungono carne al fuoco/incendio alimentato da AI, social, robotica e clima.
Ha parlato di controllo mentale con Nita Farahany (professoressa emerita alla Duke University, North Carolina).
Alcune riflessioni:
Raccolta di dati celebrali, crescente interesse con 1 miliardo di dollari di investimenti
Possibilità di monitoraggio (e modifica) dei pensieri (vedi Orwell: psicoreato e 1984)
Necessità di aprire una discussione sulla privacy mentale
E con questo è tutto. Vado a stimolarmi il cervello. Con del bubble tea.
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