🎼 ff.63 Che cinema!
Harry Potter fatto dalla Pixar (o sotto steroidi) e tormentoni estivi generati da Intelligenza Artificiale
Benvenuti su 🎼ff, futuro fortissimo, uno spartito digitale in continua evoluzione con la musica del futuro.
🎥 Oggi parleremo principalmente di cinema (più in generale, contenuti digitali):
Tra qualche anno, avremo ogni film rifatto con lo stile che più preferiamo
Pagheremo per interagire con una copia del nostro influencer preferito?
Avremo centinaia di tormentoni estivi generati da AI?
🧙 ff.63.1 Harry Potter tra Pixar, steroidi e rave estivi
Sì, lo so, lo styling con intelligenza artificiale è ampiamente noto. Ma alcuni esempi mi hanno stupito talmente tanto che voglio riportarveli qui (nel caso ve li siate persi).
Ad esempio, Harry Potter in stile Pixar.
O diretto da Wes Anderson.
O, ancora, come se i suoi personaggi fossero dei palestrati stile Schwarzenegger.
Per gli amanti di Sherlock Holmes, c’è anche Benedict Cumberbatch.
Infine, le foto del rave dopo la coppa Tre Maghi. Magia (quella di Franchino).
🍄 ff.63.2 Video allucinogeni
Matt Wolfe estende lo styling ai video. Quel “continous dreaming” dell’Intelligenza Artificiale a cui siamo ormai abituati è, ogni volta, un vero trip mentale!
Unreal Engine 2.5 di Epic Games (gli sviluppatori di Fortnite) crea landscapes e avatar virtuali in tempo zero, riducendo sensibilmente tempi e costi di sviluppo.
Altri esempi di arte generativa applicata a video.
🤑 ff.63.3 Creare una copia virtuale di sé
Manolis Kellis nella quinta chiacchierata con Lex Fridman parla di digital twins di esseri umani, in grado di replicare i pensieri di una persona.
Podcast per allenare AI. 5 volte con Lex (la cui media di podcast è circa 2-3 ore) sono una bella quantità di vita spesa. Forse Manolis vuole condividere/esportare pensieri così da fornire training sufficiente per avere una replica digitale dei suoi modelli mentali e delle sue memorie.
71.000 dollari in una settimana. Quanto ha raccolto Caryn Marjorie, 23enne influencer di Snapchat, grazie a GPT-4 che la impersonificava.
Un paio di riflessioni a riguardo:
Essere influencers è così più democratico (la bellezza naturale di una modella potrebbe passare in secondo piano, essendo replicabile virtualmente)
Però, si rischia maggiore centralizzazione per chi controlla/sviluppa questi “burattini virtuali”
🎶 ff.63.4 Ai se eu te pego?
Fa sorridere che nel nome del noto tormentone estivo ci sia anche “AI”. Drake AI (un digital twin del cantante la cui voce è replicata da AI) ha rilasciato il suo primo album, Better Late Than Never.
Qui sotto l’album (prima che YouTube lo tolga per violazioni di copyright).
Se siete interessati, AI Hits raccoglie una classifica di canzoni con AI-artisti.
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👋 A presto, da micmer