🧟♂️ Oggi corrente e biologia:
Gli effetti dell’elettricità sulla crescita di un feto
Il DNA non è tutto nello sviluppo umano?
Neuroni umani nei prossimi PC?
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Natura, Tecnologia, Uomo
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🤴 ff.105.1 Trasformare una rana in principe azzurro?
C’era una Volta Galvani. Nel tardo '700, l’Italia era al centro del mondo elettrico. Ci si chiedeva se l’elettricità fosse naturale oppure propria solo di materiali creati dall’uomo, come i metalli.
Galvani sosteneva la tesi naturale: si lanciò in esperimenti con così tante rane che, in alcune zone, erano quasi del tutto sparite.
Volta invece si focalizò sui metalli, arrivando a inventare la prima batteria e oscurando temporaneamente le scoperte di Galvani.
Elettricità anale? Un premio da 60.000 franchi per creare una "batteria animale" spinse scienziati alla follia: Humboldt arrivò all'auto-sperimentazione, inserendo fili nel proprio retto.

Con questa digressione storica inizia We are electric di Sally Adee, scrittrice scientifica per New Scientist e The Economist. Libro perfetto per la newsletter di oggi, tra cervello, elettricità ed esperimenti degni di Frankenstein.
🧠 ff.105.2 Rane, cervelli e c-anali ionici
Con la scoperta dei neurotrasmettitori (molecole, quindi chimica), il ruolo dell'elettricità nel corpo (e nel cervello) sembrava definitivamente eclissato.
Elettrizzanti rivincite. Ci vollero Hodgkin e Huxley (1952, Nobel 1963) per misurare il potenziale d'azione nei neuroni (con un calamaro gigante) e Neher e Sakmann (Nobel 1991) per isolare i canali ionici.
Oggi l’influenza dell’elettricità nei processi biologici si sta espandendo ulteriormente. Vediamo come.
⚡ ff.105.3 Elettroma
Michael Levin sta bypassando il DNA per riprogrammare la vita attraverso l'elettricità.
Ad esempio, ha fatto crescere un occhio, completamente funzionante, sul sedere di una rana (sì, le rane e i sederi piacciono proprio).
Influenzando i canali sodio-potassio, campi elettrici possono localizzare/estendere un tumore. Oppure, rigenerare la zampa di… wait for it… una rana.
Non solo. Con l’AI crea “zampe artificiali” ottimizzate per certi movimenti. Poi, coi campi elettrici, ne controlla la crescita: la nascita degli xenobot.
Se volete approfondire, un riassunto qui.
🏓 ff.105.4 Neuroni che giocano a pong
Questo intreccio tra computer, AI e substrati biologici è affascinante (ne avevamo parlato agli albori di futuro fortissimo, 🦠 ff.4.5 Microbi computazionali?).
Sono rimasto sconvolto quando ho scoperto FinalSpark, start-up svizzera che usa neuroni coltivati in laboratorio per creare chip biologici.
Gli algoritmi dietro a ChatGPT regolano i "pesi" di connessioni nervose di un cervello “simulato” (machine learning tradizionale, su chip di silicio).
I chip di FinalSpark, invece, sono neuroni che crescono plasmati dall'azione elettrica dell’apprendimento, guidata anche da dopamina e dall'ottimizzazione energetica cellulare. Elettrica. Biologica.
In 5 minuti insegnano il gioco del Pong a un network neurale, raggiungendo un’efficienza energetica 10.000 volte migliore di quello che troviamo in un computer.
Sì, lo so cosa state pensando. Povere creature!
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